Sweet Italy: i dolci della Basilicata

Frutta secca, miele e mosto d’uva sono tra gli ingredienti più ricorrenti della pasticceria lucana, fatta di dolci semplici e poco elaborati. Qualche esempio? Taralli glassati, pan minisc’ e calzoncelli.



I territori di Matera e Potenza sono entrambi molto interessanti da un punto di vista gastronomico. Le ricette salate hanno radice contadina e sono influenzate dalle tradizioni culinarie di tutti i popoli passati dalla Basilicata nel corso dei secoli. Lo stesso accade in fatto di dolci: la pasticceria lucana sfrutta ingredienti facilmente reperibili – principalmente mandorle, noci, castagne, uva, fichi e agrumi – e i suoi prodotti sono perlopiù secchi e di piccole dimensioni.
Tra le tante specialità della Basilicata, abbiamo selezionato 3 dolci lucani da scoprire e provare: taralli glassati, pan minisc’ e calzoncelli.


Taralli glassati

La Basilicata è assai prolifica nella produzione di pasticceria secca e i biscotti tipici non si contano. Tra questi si distinguono i taralli al naspro, cioè ricoperti da una glassa. Si fanno con farina, uova, olio extra vergine d’oliva, zucchero e liquore all’anice; l’impasto va poi modellato ad anello e tuffato in acqua bollente, scolato, passato in forno e infine glassato.
I taralli glassati di Avigliano, in provincia di Potenza, sono i più noti, caratterizzati da una forma irregolare.
Un tempo offerti alla fine dei banchetti di nozze di famiglie benestanti, i biscotti glassati si preparano tradizionalmente per Carnevale e Pasqua. Su CuoreBasilicata trovi la ricetta per farli a casa, magari proprio in occasione di questo Carnevale 2022.


Pan minisc’

Il comune di Avezzano è rinomato per la sua gastronomia e quella dolce vanta – oltre ai locali taralli – il pan minisc’ o paparotta, che è una preparazione di origine antica, tradizionalmente legata al periodo della vendemmia, a base di mosto d’uva, farina di grano duro e zucchero. Il mosto va portato a bollore e poi amalgamato e addensato con la farina e lo zucchero. Quando il composto è pronto, va livellato su una spianatoia, per poi consumarlo appena si è raffreddato e solidificato. Esistono numerose varianti: il pan minisc’ può essere aromatizzato con la cannella o arricchito da pinoli, noci, castagne, uva passa, fichi secchi. Qui la ricetta che prevede l’aggiunta di pinoli.


Calzoncelli

Anche nel caso dei calzoncelli le varianti sono numerose: a seconda del luogo di produzione cambiano la forma, la grandezza e il tipo di ripieno, nonché il nome (sono per esempio noti anche come panzerotti e chinulidd’). Si tratta di fagottini di pasta sfoglia generalmente farciti con crema di castagne e cacao, fritti e ricoperti con zucchero a velo o miele. Una ghiottoneria tipica del Natale, ma che puoi preparare in qualunque momento: ecco la ricetta dei calzoncelli lucani!

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