Sweet Italy: i dolci del Piemonte

Nella cucina del Piemonte i dolci hanno un ruolo di prim’ordine: tra gli altri, baci di dama, bonèt, gianduiotti e krumiri sono divenuti nel tempo simboli della raffinata pasticceria piemontese.

 

Terra di formaggi e vini prelibati, il Piemonte vanta anche una ricca tradizione dolciaria. Grazie alla disponibilità di golose materie prime, quali nocciole e castagne, e per merito dell’abilità dei suoi maestri pasticceri e cioccolatieri, la regione ha sfornato nel tempo delle ghiottonerie che hanno raggiunto la fama in tutta Italia. In particolare, è nell’Ottocento che nascono alcuni dei dolci del Piemonte più noti e caratteristici: baci di dama, bonèt, gianduiotti e krumiri, tutti inseriti nell’elenco ministeriale dei PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) della regione.
 

Baci di dama

Due piccole calotte d’impasto saldate tra loro da un sottile strato di cioccolato, a richiamare delle labbra femminili socchiuse e pronte a baciare. I biscottini semisferici che compongono i baci di dama si preparano con mandorle, zucchero, burro e farina, in parti quasi uguali, e, dopo la cottura in forno, vengono accoppiati con una goccia di cioccolato. O almeno così si fanno i baci di dama di Tortona, la città che rivendica la primogenitura di questa specialità. Altrove in Piemonte le nocciole sostituiscono spesso le mandorle o si aggiungono ad esse.

Approfondisci: Piemonte Agri Qualità: baci di dama di Tortona
 

Bonèt

Il bonèt è un dolce al cucchiaio, un budino davvero speciale nato nel Basso Piemonte e oggi diffuso in tutta la regione. Gli ingredienti sono uova, latte, zucchero, amaretti, cacao amaro in polvere e rum. Inutile dire che la ricetta può variare a seconda dell’area di produzione: non è raro l’impiego di nocciole, oppure di cognac al posto del rum. In ogni caso, il composto che si ottiene dal mix di ingredienti va versato in uno stampo velato di caramello, cotto in forno a bagnomaria e infine raffreddato in frigorifero prima di essere servito.

Approfondisci: Piemonte Agri Qualità: bonèt

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Gianduiotti

Il gianduiotto o giandujotto è un cioccolatino a forma di barchetta rovesciata, che prende il suo nome dalla maschera carnevalesca Gianduja e, oltre ai consueti cacao e zucchero, annovera tra i suoi ingredienti la Nocciola Tonda Gentile del Piemonte (IGP). La leggenda narra che la specialità fu ideata in conseguenza del Blocco Continentale imposto da Napoleone nel 1806, che ostacolò notevolmente i rifornimenti di cacao: per aggirare l’ostacolo, i cioccolatieri piemontesi iniziarono a produrre cioccolato inserendo nell’impasto le nocciole, abbondanti sul territorio, tostate e macinate. Fu poi nel 1865 che il gianduiotto venne commercializzato, primo cioccolatino confezionato singolarmente.

Approfondisci: Piemonte Agri Qualità: gianduiotti

 

Krumiri

I krumiri, tipici di Casale Monferrato in provincia di Alessandria, dove furono creati nel 1878 dal pasticcere Domenico Rossi, sono biscotti ricurvi con superficie striata. Si preparano con farina, burro, zucchero, uova e vaniglia. Si gustano da soli, con il tè, i vini dolci, i liquori e le creme quali lo zabaione, che pure è una specialità piemontese. Quali krumiri provare? Quelli di Portinaro, realizzati ancora oggi secondo la ricetta originale di Rossi, protetta da brevetto.

Approfondisci: Piemonte Agri Qualità: krumiri

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