Piante da interno: il segreto è l’umidità

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Se riesci a creare l’ambiente giusto, umido e senza luce diretta del sole, puoi coltivare con successo tutte le piante da interno che vuoi. Ecco come devi fare.

 

Le piante da interno che popolano i nostri appartamenti gradiscono un tasso di umidità atmosferica pari almeno al 50% e molte piante, come le orchidee, anche di più, per questo non possono prescindere da una condizione di umidità per prosperare ed essere belle. Ma mantenere questo tasso costante tutto l’anno non è scontato: tra le mura domestiche questo valore oscilla  dal 40-60% dei periodi estivi al 20%, o anche meno, dei mesi invernali quando i caloriferi sono accesi.

Dove posizionare le piante da interno

La posizione migliore per le piante da interno è vicino a una finestra… ma non troppo. La maggior parte delle piante da interno è infatti di tipo subtropicale, quindi kenzie, filodendri, pothos, spatifilli, tutte essenze che gradiscono gli ambienti luminosi ma che non tollerano la luce diretta del sole a lungo, dal momento che in natura sono ombreggiate da piante di alto fusto. Diversamente, le foglie si scotterebbero e le piante andrebbero incontro a sofferenza. Qui puoi avere una panoramica sulle migliori piante da appartamento stilata dalla prestigiosa RHS (Royal Horticulture Society).

Come curare le piante da interno

Un buon sistema per ottimizzare le risorse è disporre le piante vicine in una stessa area: le piante purificano l’aria e traspirano vapore acqueo attraverso le foglie, sono quindi umidificatori naturali, e formare gruppetti verdi le aiuta a non disperdere l’umidità circostante. A proposito di umidificatori, se ne hai uno, in inverno può essere una buona idea spostare le piante nelle sue vicinanze in modo che queste ne traggano giovamento. Se la casa lo consente, tieni a mente che bagno e cucina sono i luoghi migliori per conservare in salute le piante da interno: le foglie assorbono umidità come spugne, dall’acqua che bolle e dalla docce in funzione.

Come creare un ambiente umido

Se usato bene, il sottovaso può giocare un ruolo cruciale nel mantenimento dell’umidità. Prendi un sottovaso di dimensioni adeguate, riempilo di acqua e sassolini di dimensioni simili e posizionaci sopra la pianta: in questo modo le radici non entrano in contatto con l’acqua e non si creano i temuti ristagni, ma allo stesso tempo la pianta potrà beneficiare dell’umidità di risalita e rifugiarsi in una bolla umida anche quando l’aria intorno si fa molto secca.

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Spruzzo o non spruzzo?

Contrariamente a quel che potresti pensare, spruzzare le foglie dà solo un temporaneo sollievo alle piante da interno, per avere effetti duraturi dovresti spruzzare le foglie come un ossesso e numerose volte al giorno, e dunque è una strada poco praticabile, e francamente eccessiva anche nei riguardi delle nostre amate piante.

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