L’essiccatore per disidratare gli alimenti

Vuoi conservare più a lungo frutta e verdura, mantenendo inalterate le loro proprietà nutrizionali? Una soluzione potrebbe essere l’essiccatore, un elettrodomestico anti spreco utile in cucina. Oltre a farti risparmiare sarà un valido aiuto per preparare snack salutari per tutta la famiglia.

L’essiccazione degli alimenti è uno dei metodi più antichi per conservare a lungo i cibi in maniera naturale, grazie all’azione del sole. Ora basta un semplice elettrodomestico per ottenere gli stessi risultati: l’essiccatore. Ecco una breve guida che ti aiuterà a scegliere quello giusto in base alle tue esigenze!

Quali sono i vantaggi del cibo disidratato

Il processo di essiccazione blocca immediatamente la proliferazione di batteri e muffe che attaccano il cibo, e ne mantiene pressoché inalterate le proprietà nutrizionali. Così, privati dell’acqua, gli alimenti disidratati si conservano fino a 12 mesi, chiusi in barattoli di vetro in dispensa e pronti all’uso per tutti i tipi di preparazione. Ad esempio funghi e pomodori essiccati rimessi ammollo in acqua qualche minuto prima di essere cucinati, torneranno saporiti come appena colti!

Quali alimenti puoi essiccare

Frutta, verdura, erbe aromatiche, funghi, ma anche prodotti come pasta fresca, carne e pesce, ovvero ciò che altrimenti si conserverebbe solo in frigorifero per un tempo limitato. Sconsigliato invece per quei cibi che contengono una percentuale d’acqua troppo elevata come melone, insalate, cetriolo. L’essiccatore è utile per chi segue una dieta crudista, in quanto gli alimenti non subiscono cottura. Ma anche per la preparazione di minestroni, tisane, barrette energetiche, crackers e altri snack saporiti.

Come funziona un essiccatore

L’essiccatore è un elettrodomestico che funziona con l’emissione di aria calda tra i 20° e i 65° attraverso una resistenza elettrica e una ventola. Gli alimenti vengono disposti su delle griglie in cassetti o ripiani uno sopra all’altro,e grazie all’azione dell’aria calda perdono progressivamente l’acqua che contengono, finché non raggiungono la completa essiccazione. Questo processo può durare diverse ore in base al tipo di alimento da disidratare, alla temperatura esterna e al modello di essiccatore: da un minimo di 12 ore fino a 48 ore e oltre se l’alimento contiene un’alta percentuale di acqua. Per facilitare l’essiccatura quando è possibile puoi tagliare più sottilmente le fette di frutta o verdura!

Quale essiccatore scegliere

In commercio esistono due modelli di essiccatori: orizzontale e verticale. Il primo ha il motore sul retro e permette una distribuzione del calore più uniforme, mentre il secondo ha il motore posizionato in basso, quindi per ottenere una perfetta disidratazione devi spostare l’ordine dei cestelli durante il processo di essiccazione, per evitare che gli alimenti posti più in alto non riescano a disidratarsi. In genere gli essiccatori verticali sono più difficili da pulire, proprio a causa della posizione della ventola sulla base dove si depositano le colature.
Un vantaggio degli essiccatori verticali sono le dimensioni ridotte e i costi contenuti, viceversa quelli orizzontali sono piuttosto ingombranti.
Un altro fattore di cui tener conto per limitare i consumi energetici è la potenza di questo elettrodomestico: da un minimo di 125 W a un massimo di 1000 W. Se ad esempio il tuo essiccatore lavora ad una potenza media di 500W per 12 ore avremo un consumo stimato di 6 kWh, pari a un costo di €1,20 circa (calcolando un costo medio di 0,20 €/kWh). Per farti un’idea dei vari modelli e dei relativi prezzi puoi consultare lo store di Amazon.

Prova questo metodo antichissimo di conservazione del cibo e ne apprezzerai i vantaggi anche in termini economici, poiché al di là dei bassi consumi di questo elettrodomestico non avrai più sprechi in cucina!