Caldo ma non troppo: la temperatura ideale per la tua casa

Qual è il grado di calore da tenere in casa di giorno e di notte e nei diversi ambienti? Ecco tutti i benefici per la salute se affronti l’inverno alla giusta temperatura.

 

Il tepore in casa, quando fuori fa freddo, è una delle eccezionali comodità regalateci dalla tecnologia, ma non bisogna abusarne. Una corretta regolazione del riscaldamento è fondamentale per tenere sotto controllo i consumi – dato che per ogni grado centigrado in più, crescono del 5-10% -, ma anche per la salvaguardia dell’ambiente. L’eccesso di emissioni degli impianti termici, infatti, danneggia la qualità dell’aria che tutti noi respiriamo, a discapito della nostra salute.


Temperatura, umidità e benessere

La temperatura che scegliamo tra le mura domestiche influisce sul nostro benessere: ci fa sentire in forma e non intacca le difese immunitarie quando è ottimale, mentre se non lo è saremo affaticati o infreddoliti. Non è solo questione di gradi oggettivi, ma piuttosto di temperatura percepita, che risulta dalla combinazione di quella effettiva e altri fattori quali la ventilazione e, soprattutto, l’umidità. Si sta bene con una condizione termica oscillante tra i 18 °C e i 24 °C, associata a un’umidità del 40-60% (indice Humidex), a seconda di età, stato di salute, attività fisica, attributi ambientali.


Evita gli sbalzi termici

Se la temperatura percepita in casa è al di fuori dei parametri consigliati, può provocare brividi o sudorazione e, in caso di umidità scarsa, secchezza alle fauci e alle vie respiratorie, difficoltà nella produzione di saliva e nel respiro.
Quando regoli il termostato valuta anche com’è il tempo fuori: gli sbalzi termici possono causare malanni e stress fisici non indifferenti. In sintesi? Meglio una maglia in più e un grado in meno; evita di stare  in maniche corte in pieno inverno… per poi pagare lo scarto climatico tra interno ed esterno!


Qual è la giusta temperatura in casa?

Tenuto conto dei criteri di misurazione del comfort, il periodo di accensione degli impianti destinati alla climatizzazione invernale e i gradi massimi consentiti nelle abitazioni sono stabiliti per legge. La media delle temperature nei singoli ambienti riscaldati non deve oltrepassare i 20 °C (con una tolleranza di 2 °C). In cucina, è meglio avere un paio di gradi in meno, vista la presenza di fornelli e forno; in camera da letto, e in generale di notte, conviene non superare i 16 °C, come da indicazioni dell’Enea.


I tuoi alleati nella regolazione del riscaldamento

Per differenziare la temperatura nei vari ambienti puoi installare le valvole termostatiche sui termosifoni (obbligatorie negli edifici con riscaldamento centralizzato) oppure chiuderne in parte i rubinetti nelle stanze già abbondantemente riscaldate: in questo modo il flusso di acqua calda si riverserà negli altri caloriferi, che vanno tutti saltuariamente spurgati e mai coperti con tende o mobilio. Un altro consiglio? Quando il riscaldamento è acceso tieni chiuse le finestre e limita le eventuali correnti dall’esterno con infissi a regola d’arte, guarnizioni e paraspifferi. Umidificatori e deumidificatori, poi, ti aiutano a regolare il tasso di umidità quando è poca o troppa.

Un alleato in più? Per impostare una temperatura differenziata tra giorno e notte e tra quando sei in casa e quando no, programma il cronotermostato. Le soluzioni per i tuoi ambienti domestici sono tante e sempre più smart.

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