Obbligo termovalvole: tempo scaduto… sei in regola?

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Dal 1° luglio 2017 i condomini con riscaldamento centralizzato devono aver installato in ogni appartamento un sistema di termoregolazione e contabilizzazione del calore. Sono già scattati i controlli con multe salate per i ritardatari… hai rispettato i termini?  

 

Se i tuoi radiatori quest’inverno “sfoggiano” delle compatte ma funzionali valvole con testine termostatiche e dei piccoli ma intelligenti ripartitori di calore, considerati promosso a pieni voti… perché hai ottemperato all’obbligo di legge secondo cui entro il 30 giugno 2017 tutti gli appartamenti serviti da un’unica centrale termica condominiale avrebbero dovuto adottare un sistema di termoregolazione e di contabilizzazione del calore. Una duplice strategia che punta a razionalizzare l’(ab)uso di energia nei condomini per pagare il giusto. Da un lato, infatti, le valvole termostatiche consentono di regolare la temperatura nei diversi ambienti e di spegnere uno o più termosifoni quando non si è in casa o quando non si usano tutte le stanze; dall’altro i ripartitori di calore monitorano il calore ceduto all’ambiente e misurano i consumi permettendo così di pagare solo l’energia realmente consumata.


L’uso corretto delle termovalvole

Ok, hai installato le valvole termostatiche ma… le stai usando come dovresti? Per capirlo devi fare riferimento alla manopola di regolazione, sulla quale avrai notato una scala graduata che, nella maggior parte dei casi, va da 0 a 5:

– quando posizioni la manopola sullo 0 stai di fatto chiudendo la valvola per non consentire il passaggio dell’acqua calda nel radiatore, che in questo modo non si scalda.

– posizionando la manopola da 1 a 5 invece apri gradualmente la valvola per far passare l’acqua calda da un livello minimo di 1 a quello massimo (5), impostando così temperature ambiente comprese mediamente tra 16 °C e 22 °C.


Non sei (ancora) in regola? 

Non sei solo: secondo le ultime stime delle Associazioni di consumatori, oltre il 20% dei condomini italiani non si sarebbe ancora adeguato alla legge. Un ritardo che può costare caro visto che si rischiano multe da 500 a 2.500 euro. Come rimediare? L’amministratore del tuo condominio deve convocare l’assemblea, sia per dare l’incarico al professionista che dovrà stilare una relazione dell’intervento di adeguamento, sia per incaricare la società che eseguirà materialmente i lavori (che ormai però potranno essere effettuati solo a primavera, a impianto spento).


Si può essere esonerati dall’obbligo di legge?

Sì, ma solo se i condomini ottengono una relazione tecnica redatta da un professionista abilitato in cui si attesti l’impossibilità di installare i contabilizzatori o “un’inefficienza in termini di costi e una sproporzione rispetto ai risparmi energetici potenziali”, che non può riferirsi a una singola unità immobiliare ma deve riguardare l’intero stabile condominiale. Inoltre, nei condomini più recenti dove l’impianto termico è “a distribuzione orizzontale” o a zone, può bastare installare solo un contatore di calore all’ingresso di derivazione di ciascun appartamento.

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