Scegliere i coltelli da cucina

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In acciaio inox, in ceramica, al carbonio: un set di coltelli di livello professionale è un prezioso alleato nella preparazione di tutti i cibi. Scopri quello che c’è da sapere prima dell’acquisto



I coltelli da cucina sono tra gli utensili che gli appassionati dei fornelli scelgono con maggiore cura. La lama giusta al momento giusto, infatti, fa la differenza. E sottovalutare questa regola aurea può danneggiare irrimediabilmente anche il miglior arrosto o il pane più fragrante.


Quali sono i coltelli da cucina più usati

Se chiedete a uno chef, o anche a un amico appassionato di cucina, saprà indicarvi con facilità almeno una ventina di coltelli differenti, ciascuno con una specifica funzione. Per avere una cucina attrezzata, però, non è necessario possederli tutti. Basta procurarsi i fondamentali (un set di base di media qualità costa circa 50 euro) e arricchire la collezione una volta che se ne sente l’esigenza. Tra i coltelli più usati ci sono il coltello trinciante, dalla lama lunga tra i 20 e i 30 cm, che serve per tagliare, affettare e tritare, ad esempio le verdure; il coltello per il pane, dalla lama seghettata; il coltello da arrosto, dalla lama lunga e sottile; i coltelli da formaggio, che sono diversi a seconda del tipo di pasta da affettare e vanno dal coltellino per il Grana Padano a quelli specifici per i formaggi a pasta morbida o più dura.


I coltelli sardi e giapponesi

Ci sono culture in cui i coltelli sono veri e propri oggetti di culto. In Sardegna, ad esempio, i coltelli sono prodotti con maestria da artigiani specializzati nel solco delle antiche tradizioni dei pastori. Anche i coltelli giapponesi sono rinomati per la precisione del taglio, la stabilità e la sicurezza nell’utilizzo data dal fatto che la parte sinistra della lama è arrotondata, non affilata, in modo da evitare gli incidenti. I coltelli giapponesi più conosciuti sono il Santoku, assimilabile a un coltello trinciante, e lo Yanagiba, che serve nella preparazione del sushi.

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Come scegliere i coltelli da cucina

Per scegliere un coltello da cucina è necessario tener conto delle sue caratteristiche – in particolare dei materiali di cui è composto – e dell’uso che se ne intende fare. Il materiale più usato nella realizzazione dei coltelli è l’acciaio inox, apprezzato per la sua resistenza, anche alla corrosione. Ma se ne trovano anche in acciaio al carbonio, ancora più duro, o in titanio, di particolare pregio, perché oltre ad essere resistente è leggero e mantiene a lungo l’affilatura. Particolarmente trendy sono i coltelli dalla lama in ceramica, che sono leggeri, maneggevoli, mantengono a lungo il filo e sono igienici, ma anche piuttosto fragili. Un occhio di riguardo va anche alla composizione del manico: quello in legno rende il coltello leggero e maneggevole, ma essendo un materiale poroso può assorbire impurità e batteri. Inoltre non è lavabile in lavastoviglie perché si rovina a contatto con l’acqua. I manici in plastica hanno il pregio della leggerezza e della sicurezza igienica, ma rischiano di consumarsi velocemente e, con la loro leggerezza, possono rendere il taglio poco preciso. I coltelli con manico in acciaio inox sono invece igienici e resistenti, ma possono essere scivolosi.


Come e quando affilare i coltelli

Per avere coltelli sempre perfetti non basta pulirli accuratamente dopo ogni utilizzo. È necessario mantenerli sempre affilati per evitare di lavorare con difficoltà e rovinare i cibi. Quando il taglio non è più perfetto è bene rivolgersi a un professionista. Oppure si può acquistare un attrezzo apposito online o, meglio ancora, in un negozio specializzato dove potranno mostrarvi come utilizzarlo al meglio.

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