Piatti regionali: vrasciole, le polpette calabresi
Si preparano con trito di carne, devono avere forma allungata e vanno rigorosamente fritte: le vrasciole sono le polpette di Calabria. Fate attenzione: una tira l’altra.
Le vrasciole non sono altro che le polpette calabresi. La cucina italiana le propone in un’infinità di varianti: ogni regione ha abitudini culinarie caratteristiche, o forse è meglio dire che ogni famiglia custodisce e tramanda la propria ricetta. Quel che è certo è che le polpette fatte in casa piacciono a grandi e piccini, hanno il gusto della genuinità e – sia fritte che in umido – sono in grado di risolvere una cena con gli amici o il pranzo della domenica, accontentando tutti.
In Calabria, la carne è l’ingrediente principale delle polpette tradizionali, che devono avere forma allungata, vanno fritte e prendono il nome di vrasciole o vrascioli. Scopriamo come preparare questo piatto golosissimo!
Vrasciole, un must della cucina calabrese
La Calabria ha una gastronomia molto ricca di pietanze e ingredienti tipici: oltre alle arcinote ‘nduja e soppressata c’è molto di più. Tra le varie prelibatezze locali, le vrasciole vengono servite come antipasto o secondo (ideali anche per un aperitivo sostanzioso), in ogni caso ben calde. La ricetta è tanto semplice ed economica quanto appetitosa.
La ricetta delle vrasciole di carne calabresi
Se vuoi preparare le vrasciole per 4 persone ti servono:
- 250 g di carne trita di suino
- 250 g di carne trita di bovino
- 200 g di pane raffermo
- 2 uova
- 100 g di pecorino grattugiato
- 1 spicchio d’aglio tritato
- prezzemolo tritato e sale fino q.b.
- olio extra vergine d’oliva per friggere
In una ciotola capiente unisci la carne macinata, il pane strizzato (solo la mollica), le uova, il formaggio, l’aglio e il prezzemolo tritati, una presa di sale. Lavora gli ingredienti fino ad ottenere un impasto piuttosto compatto, dopodiché, con le mani inumidite, forma delle polpette di forma allungata – più larghe al centro e strette agli estremi – da friggere un po’ per volta in olio evo, abbondante e bollente. Tieni presente che la frittura gioca un ruolo importante: le vrasciole devono infatti risultare dorate e croccanti fuori e morbide all’interno. Infine scolale su carta assorbente e servile ancora calde.
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Preferisci una versione vegetariana? Sostituisci la carne con le melanzane ovali scure. Dopo averle lavate, spuntate, tagliate prima a fette e poi a listarelle, falle cuocere in acqua bollente salata per una decina di minuti. Poi lasciale scolare e raffreddare. Dopodiché strizzale dall’acqua, sminuzzale finemente e segui lo stesso procedimento visto per le vrasciole di carne.
Vrasciole calabresi: con quale vino accompagnare il piatto?
Puoi anche preparare un impasto con carne e melanzane insieme. In ogni caso, accompagna le vrasciole con un’insalata di pomodori e cipolla rossa di Tropea condita con olio evo e origano. Completa il piatto con del Cirò rosato d’accompagnamento. Ti aspetta un’esplosione di sapori casalinghi e mediterranei.