Piatti regionali: malloreddus alla campidanese, bontà di Sardegna

Malloreddus, ovvero la pasta corta per eccellenza della Sardegna. Il condimento tradizionale più noto è a base di cipolla, pomodoro, salsiccia, pecorino e zafferano: ecco come preparare i malloreddus alla campidanese.



Pasta corta e rigata tipica della cucina sarda, i malloreddus hanno una forma simile a una conchiglietta sottile e allungata e si fanno con farina di grano duro e acqua. Da tempo immemore rappresentano il primo piatto della tradizione, protagonista delle grandi occasioni e al contempo della quotidianità. Numerosi i sughi con cui li si accompagna, ma il condimento universalmente conosciuto al di fuori dei confini regionali è senz’altro quello che prende il suo nome dal Campidano, la più vasta pianura della Sardegna. Si tratta di una salsa di pomodoro arricchita con salsiccia e Pecorino Sardo, nonché un po’ di zafferano, che in passato si aggiungeva nell’impasto e ora più frequentemente nel ragù. Scopriamo come preparare i malloreddus alla campidanese.


Come si fanno i malloreddus?

Se vuoi fare i malloreddus a casa invece che acquistarli già pronti, ti servono farina di grano duro, acqua e un pizzico di sale. Indicativamente, 200 g di semola richiedono 100 ml di acqua tiepida, ma dipende dalla forza della farina e dunque da quanto liquido assorbe. Quello che devi ottenere è un impasto liscio ed elastico: dal tuo panetto (tienilo coperto con un canovaccio mentre procedi con la preparazione dei malloreddus), stacca man mano dei pezzetti con cui formare dei filoncini da tagliare in tocchetti di approssimativamente 1×1 cm, ciascuno dei quali va schiacciato e fatto rotolare su una tavoletta rigagnocchi: questo video mostra come fare.


Come preparare i malloreddus alla campidanese?

Di cosa hai bisogno per fare il sugo alla campidanese con cui condire i tuoi malloreddus? Le varianti della ricetta sono numerose. Qui ti proponiamo una versione veloce e gli ingredienti per condire 400-500 g di malloreddus.

  • 1 cipolla
  • 500 g di polpa fine di pomodoro
  • 300 g di salsiccia (meglio se con i semi d’anice o finocchio)
  • 1 bustina di zafferano
  • 100 g di Pecorino Sardo DOP
  • basilico per guarnire
  • olio evo e sale q.b.

Sbuccia, taglia finemente e fai appassire la cipolla in una casseruola con olio, poi unisci la salsiccia, privata del suo budello e sminuzzata grossolanamente con le mani, falla rosolare, mescolando spesso, aggiungi la polpa di pomodoro, aggiusta di sale e fai cuocere per 35 minuti, con coperchio e fiamma al minimo. Dopodiché incorpora lo zafferano precedentemente sciolto in un cucchiaio di acqua tiepida, scoperchia il tegame e fai ritirare il sugo per 5 minuti. A questo punto puoi spegnere il fuoco e versare nella casseruola i tuoi malloreddus, che nel frattempo avrai fatto lessare in abbondante acqua salata e scolato al dente. Spolvera con il Pecorino Sardo grattugiato, amalgama il tutto e servi guarnendo i piatti con qualche foglia di basilico.


Malloreddus alla campidanese: vino in abbinamento

Il bello dei malloreddus è che la superficie rigata e la cavità interna sono fatte apposta per raccogliere e trattenere alla perfezione il gustosissimo sugo campidanese. Per completare l’opera e goderti un pasto sardo al 100%, stappa una bottiglia di Cannonau o Carignano del Sulcis oppure Monica di Sardegna.

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