Metti un’orchidea sul davanzale

Settembre è il momento di riportare all’interno le orchidee che avevi esposto fuori, perché riprendano la loro spinta vegetativa; oppure, se ancora non ne hai, di acquistarne una da tenere sul davanzale, dentro casa. Ecco cosa fare per farle fiorire.

 

Regala eleganza ad ogni ambiente, per questo l’orchidea è una delle piante più utilizzate per decorare casa, grazie alle sue foglie carnose e ai sui fiori dai raffinati colori.

Hai approfittato dell’estate per portare fuori sul balcone o in giardino le tue piante? Ora che il periodo del grande caldo è finito e le temperature notturne scendono man mano che si avvicina l’autunno, è bene riportare le tue orchidee in casa dove troveranno un ambiente più protetto dagli sbalzi termici. È questo infatti il momento ideale per far rifiorire la pianta, se riceverà le giuste cure! Scopri tutti i suggerimenti su come curare le orchidee in casa.

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Il davanzale con clima tropicale

L’orchidea è una pianta di origine tropicale: umidità, temperatura costante tra i 20-25° e luce costante ma non troppo forte ne favoriscono il benessere, la crescita e la fioritura. Ma come ricreare queste condizioni in casa tua? L’ambiente migliore è la cucina o il bagno, dove si concentra il maggior tasso di umidità; la posizione più adatta è un davanzale lontano da fonti di calore come un termosifone, con un’ampia finestra e una tenda leggera che protegga la pianta dalla luce diretta del sole.

Per garantire il giusto tasso di umidità, puoi porre il vaso sopra un vassoio di argilla espansa che terrai costantemente bagnata. L’evaporazione dell’acqua favorirà l’assorbimento dell’umidità da parte delle foglie. In alternativa, puoi procurarti un umidificatore e posizionarlo vicino all’orchidea.


È tempo di fioritura

Da settembre a novembre l’orchidea è in piena fioritura, ma se la pianta è sofferente non sempre getta nuovi fiori. Per incentivare la tua orchidea a rifiorire, taglia il fusto sopra l’ultimo nodo quando i fiori cominciano ad appassire. Bagna poi il terriccio con un concime specifico una volta ogni 15 giorni e non esagerare con l’irrigazione.

Verifica sempre, tastando il terreno con un dito, che non sia già umido prima di bagnare la pianta. Poi immergi il vaso per metà in una vaschetta di acqua possibilmente demineralizzata, lascia per una decina di minuti, quindi scola bene in modo che non rimangano ristagni d’acqua e con uno spruzzino nebulizza l’acqua sulle foglie.

Se le foglie dell’orchidea cominciano ad ingiallire significa che la pianta sta ricevendo o troppa luce o che l’acqua è ricca di calcare: prova a cambiare posizione al vaso e a bagnare soltanto con acqua “dolce”.


Quale orchidea scegliere

Non hai mai avuto un’orchidea in casa? È questo il momento giusto per acquistarne una: attenzione però a fare la scelta migliore! Esistono moltissime varietà di orchidee ma le più comuni sono 3:  le phalaenopsis, le dendrobium e le cymbidium.

Le prime 2 sono quelle più adatte alla vita in appartamento, mentre la cymbidium può essere coltivata anche in esterno perché non teme i climi freddi.

Se non hai esperienza, preferisci un’orchidea phalaenopsis: è la più comune, diffusa e facile da curare. Il suo nome deriva dalla caratteristica forma a farfalla del fiore, ha foglie grandi e carnose di un verde intenso e radici intricate che fuoriescono dal vaso. Sarà lei a dirti quando ha bisogno di acqua: osserva le foglie e le radici, se perdono colore e lucentezza, è il momento giusto per annaffiarla. Si caratterizza per le sue generose fioriture e tu, con pochissimo impegno, potrai godere dei suoi splendidi fiori più volte durante l’anno.

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