Le storie di Assistenza Casa – La lavatrice non strizza il bucato

Giuseppe

Giuseppe

Tecnico di elettrodomestici

40 anni

Dal 2015 lavora per Assistenza Casa
in Basilicata e Puglia

Il guasto

Casa di Giulia, la biancheria resta bagnata dopo il ciclo di lavaggio in lavatrice

La soluzione

Affidarsi a un tecnico qualificato.
Giuseppe individua e risolve subito il problema: tutta colpa di un foglietto cattura colori incastrato tra la vasca e la pompa di scarico…

Giulia, insegnante di 47 anni di Bari, carica e avvia la lavatrice prima di andare al lavoro: c’è da lavare il kimono da judo del figlio, che ha lezione la sera dopo. Quando però al rientro da scuola apre l’oblò, il bucato è ancora zuppo. Senza perder tempo, Giulia chiama Assistenza Casa, Giuseppe arriva da lei e risolve il problema: il kimono sarà lindo e asciutto in tempo!

 

L’intervento

“Il caso di Giulia è frequente – racconta Giuseppe – e riceviamo molte chiamate per questo genere di problema, cioè che il bucato non viene adeguatamente strizzato perché la lavatrice non va in centrifuga o fa una centrifuga ridotta”. Arrivato a casa di Giulia, Giuseppe si mette subito all’opera: ispeziona il filtro di scarico e lo scarico a muro (che sono a posto), si accerta che la lavatrice non produca in genere troppa schiuma a causa di un uso smodato di detersivo, controlla la pompa di scarico e… Eccolo lì il problema: nel manicotto tra la vasca e la pompa si è incastrato un foglietto cattura colori!
Non c’è dunque bisogno di controllare altre parti della lavatrice, motore e meccanismi elettronici: basta togliere il foglietto cattura colori da dove si è cacciato e raccomandare a Giulia di non posizionarlo vicino alla guarnizione dell’oblò in futuro, perché si rischia che venga “mangiato”, e metterlo invece nella parte posteriore del cestello.

 

I consigli dell’artigiano

• Oltre che per intasamento di parti della lavatrice, perché la centrifuga può smettere di funzionare?

Nel mio lavoro ne ho viste davvero tante… La causa più comune e banale? La lavatrice non va in centrifuga se ha un carico sbilanciato, perché scatta un meccanismo di protezione della macchina stessa. Significa che se, per esempio, un accappatoio si appallottola e si deposita su una sola parte del cestello, la lavatrice potrebbe non essere in grado di distribuirlo al suo interno in modo omogeneo e dunque, per tutelare il proprio funzionamento, non va in centrifuga o fa una centrifuga ridotta. In questo caso si tratta di un problema pratico e non tecnico: basta srotolare l’indumento appallottolato e riavviare la centrifuga.

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• In generale, quali sono gli accorgimenti per mantenere efficiente la lavatrice?

Innanzitutto occhio al filtro di scarico, che normalmente si trova nella parte frontale e bassa dell’apparecchio, protetto da uno sportellino. Basta svitarlo una volta ogni 2 mesi per controllare che non sia ostruito – soprattutto se si lavano spesso capi che tendono a sfilacciarsi e rilasciare pelucchi – e, se invece è ostruito, provvedere a pulirlo, mettendo al di sotto una bacinella che raccolga eventuali fuoriuscite d’acqua, con lavatrice scollegata dall’alimentazione e rubinetto a muro chiuso.
Lo stesso vale per il filtro in ingresso, posizionato tra il tubo e la valvola di carico dell’acqua, sul retro della lavatrice, che potrebbe raccogliere detriti provenienti dall’acquedotto e influire negativamente sul carico d’acqua.

• E i famosi lavaggi ad alte temperature? Fanno bene alla lavatrice?

Sì, fare lavaggi a 90° ogni 2 settimane – per esempio un carico di cotone resistente – riduce la formazione di muffa e cattivi odori e favorisce lo scioglimento degli eventuali depositi di detersivo usato in eccesso. Se si aggiungono additivi quali igienizzanti e decalcificanti, la cosa non guasta, ma in questo caso il ciclo va fatto a vuoto.

 

• Un ultimo consiglio: qual è il segreto per non sbagliare la dose di detersivo?

Solitamente sulle confezioni dei detersivi si tende ad aumentare un po’ le dosi rispetto al necessario. In caso di acqua dura in casa, è meglio seguire le indicazioni per quella media, così come per l’acqua media è preferibile fare riferimento alle dosi suggerite per l’acqua dolce, ovviamente in base al carico.

Parola di Giuseppe!

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