Crisantemo: il fiore d’autunno

Il suo nome significa fiore d’oro e nel resto del mondo è simbolo di gioia e vitalità. Per noi invece, il crisantemo è il fiore per commemorare i defunti. Ecco qualche consiglio su come curare il crisantemo che proprio a novembre raggiunge il massimo della fioritura!



Ne esistono decine di varietà dai molti colori e forme. I crisantemi più comuni hanno fiori sferici, diffusa anche la variante con i petali simili a quella di una margherita, tutti facili da coltivare e ideali per colorare giardini e terrazze d’autunno, scopri come far crescere in salute questa pianta fiorita.


Origini e significato del crisantemo

Il crisantemo ha origine in Asia e, in Giappone, è considerato il fiore emblema dell’identità nazionale. Simbolo di vita e giovinezza, è presente in tutte le occasioni felici come nascite e matrimoni. Solo nel nostro Paese è considerato il fiore da portare ai propri cari che non ci sono più, perché la sua fioritura coincide con il periodo della commemorazione dei defunti. Proprio a Novembre, infatti, il crisantemo è nel pieno della sua bellezza, quindi è la pianta ideale per decorare la tua casa e per mantenere a lungo la sua   splendida fioritura. Basta seguire qualche semplice consiglio.

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Come coltivare il crisantemo

Puoi coltivare la pianta di crisantemo sia nella terra sia in vaso. In entrambi i casi devi tener conto della sua natura cespugliosa e della rapida crescita. Questa pianta può infatti raggiungere facilmente il metro di altezza, per cui trova un angolo ampio nel tuo giardino oppure un grande vaso sulla tua terrazza. L’esposizione migliore è in pieno sole e al riparo da correnti d’aria, non teme le temperature invernali, ma se il termometro scende al di sotto dello zero, provvedi a proteggere la pianta con i teli. Per qualche consiglio in più su come riparare le piante nei mesi freddi, leggi questo articolo del nostro blog!


Come mantenere in salute il crisantemo

Il crisantemo è una pianta perenne che può durare diversi anni se trattata con le giuste cure. In genere la fioritura dura un mese e dopo questo periodo tende a perdere vigore e rischia di seccare. Per prolungare la vita della pianta oltre il periodo della fioritura devi recidere con forbici affilate tutti i fiori appassiti, accorciare i rami del cespuglio di almeno un terzo e togliere le foglie cresciute alla base della pianta: sono le più vecchie che a contatto con il terreno umido possono marcire e causare malattie fungine alla pianta.
Utile anche praticare la pacciamatura ponendo uno strato di cortecce alla base della pianta per isolare le radici dal freddo e dall’umidità.


Annaffiature e concimazione del crisantemo

Normalmente il crisantemo non ha bisogno di frequenti annaffiature, basta l’acqua piovana, ma nel periodo autunnale, quando è in piena fioritura, è bene controllare l’umidità del terreno e annaffiare nel caso risulti secco. Durante l’inverno, invece, il crisantemo va bagnato di rado per evitare il marciume delle radici in caso di terreno troppo umido. Annaffia la pianta sempre alla base, mentre durante le stagioni calde puoi bagnare a pioggia. Per aiutare la pianta nella fioritura puoi concimarla con un fertilizzante organico a base di azoto, potassio e fosforo nel periodo da marzo a novembre, ogni 15 giorni mescolato all’acqua delle annaffiature.

Se i tuoi crisantemi sono cresciuti rigogliosi, ora è il momento di cogliere i fiori per farne un bel mazzo colorato, e se vuoi conservarli segui ancora una volta i nostri consigli per far durare più a lungo i fiori recisi!

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