Crema solare: è davvero necessaria?

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La risposta è sì: la crema solare è importante se non si vuole incorrere in brutte sorprese nel bel mezzo della vacanza; ecco come leggere le etichette e scegliere tra le centinaia di prodotti che trovi in negozio in questo periodo

A tutti piace avere una pelle abbronzata, ma prendere la tintarella senza precauzioni potrebbe avere conseguenza spiacevoli. Una crema con elevata protezione solare costituisce un’efficace barriera contro i danni causati da irraggiamento solare. Forse in passato questa tipologia di creme era pesante e poco efficiente, ma dopo anni di affinamento possiamo dire che le creme solari sono migliori: nutrono e idratano la pelle ed estendono la loro azione di schermo all’inquinamento urbano. Questi prodotti si possono usare anche nella vita di tutti i giorni (almeno quelli per il viso), non soltanto quando si va al mare o in montagna nei mesi di luglio e agosto.

Tuttavia è lecito pensare che non tutte le creme siano uguali, bisogna quindi capire quali siano meritevoli della nostra fiducia e quali invece scartare. Vediamo insieme le caratteristiche da mettere sotto la lente.

Il fototipo

La prima analisi da fare riguarda noi stessi. Occhi, colore della pelle e capelli ci dicono molto sul nostro fototipo e sul nostro livello di fragilità al sole. Se abbiamo occhi chiari, capelli rossi e una carnagione che tende al bianco latte, apparteniamo senz’altro al fototipo 1: nel nostro corpo la melanina è assente e corriamo più rischi di eritemi e scottature rispetto agli altri cinque fototipi classificati in dermatologia. La soluzione? Una sola: proteggersi in modo totale.

https://it.wikipedia.org/wiki/Fototipo

Prima di acquistare: il fattore di protezione

I dermatologi consigliano solari con fattore di protezione pari a 30: più è alto, maggiore è lo schermo. Il fattore di protezione (SPF sulle etichette, ovvero Sun Protection Factor) è il primo valore da verificare perché attesta la capacità di protezione dai raggi ultravioletti. È importante che il solare sia certificato water resistant. Attenzione a questo termine: indica che il solare ha una discreta resistenza all’acqua ma deve essere comunque applicato più volte al giorno.

Infine assicurati che la crema sia ad ampio spettro, ovvero protegga in modo efficace non soltanto dai raggi UVB ma anche dai raggi UVA, entrambi dannosi per la pelle. Controlla sull’etichetta: il fattore di protezione contro i raggi UVA deve essere pari ad almeno un terzo del fattore di protezione principale SPF.

Creme solari per bambini

A parità di fototipo, le pelli dei giovanissimi sono più delicate, quindi andrebbero protette con creme a protezione elevata. Tuttavia con i neonati Il discorso si fa più complesso. Secondo l’organizzazione europea per la salute, i bambini fino a 4 anni di età non andrebbero esposti alla luce solare diretta e non andrebbero spalmati con creme solari, ma protetti con indumenti, cappelli, tende e ombrelloni.

CremeCrema, olio o spray?

I solari in crema sono quelli maggiormente utilizzati, ma non sono gli unici. Molto successo hanno anche spray e oli solari, che svolgono la medesima funzione con risvolti e metodi di applicazione diversi. I primi sono immediati, di consistenza molto leggera e si asciugano rapidamente. Gli oli invece sono molto nutrienti e fanno abbronzare in modo rapido, tuttavia non sono adatti ai fototipi bassi, funzionano meglio e con meno rischi su chi è già abbronzato e non andrebbero in nessun caso spalmati sul viso o altre zone delicate del corpo.

Infine, una raccomandazione non scontata: una crema ad elevata protezione non ti protegge per tutto il giorno. Al contrario, è molto più efficace una crema con SPF 25 ma spalmata più volte al giorno di un solare SPF 50 spalmato una volta soltanto. Sciolto anche quest’ultimo dubbio, puoi finalmente mettere in valigia i costumi, un buon libro (e ovviamente le creme) e goderti la meritata vacanza.