Cosa mettere (e non mettere) in lavastoviglie

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È uno degli elettrodomestici più amati dalle famiglie, ma anche uno di quelli utilizzati in modo meno consapevole. La ceramica? La moka? Le padelle antiaderenti? Scopri cosa puoi e cosa non puoi lavare con la tua lavastoviglie.

 

Pratica, veloce, impeccabile: la lavastoviglie ci evita la noiosa incombenza del lavaggio dei piatti, ormai è difficile farne a meno e svolge un’eccellente azione disinfettante grazie alle alte temperature raggiunte nelle fasi di lavaggio (50°-65° C) e risciacquo (70° C). Spesso, però, mentre la riempiamo siamo colti da dubbi: potrò mettere il cucchiaio di legno? E questo contenitore in plastica? È importante che gli utensili da cucina siano puliti e igienizzati, così come è importante preservarne l’efficienza. Non fare errori nel caricamento della macchina è dunque imperativo, ma niente paura, bastano poche accortezze per andare sul sicuro!


Il legno? È un no

Taglieri, cucchiai e accessori in legno vanno lavati tassativamente a mano e asciugati subito, prima con un panno e poi all’aria. Le alte temperature, infatti, possono causare crepe e rotture.


Le padelle? Fai attenzione

Le antiaderenti possono in teoria essere lavate in lavastoviglie, ma alla lunga perdono parte del rivestimento. Neppure quelle in alluminio, ghisa, ferro o rame vanno d’accordo con i programmi di lavaggio: i detergenti aggrediscono lo strato protettivo e l’acqua calda può causare ossidazione. E i coltelli? Se di qualità è meglio lavarli a mano, l’acciaio inox potrebbe difatti perdere lucentezza a contatto con sali e detersivi.

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Cristalli e ceramiche: “nì”

Dopo una cena importante hai tutto il servizio “buono” da lavare? Mettere stoviglie pregiate in lavastoviglie è un azzardo: i cristalli, se non fissati e ben distanziati, potrebbero urtarsi e rompersi – i più delicati soffrono anche il getto robusto dell’acqua –, inoltre il lavaggio può opacizzarli. Nel caso di ceramiche vintage, le decorazioni (spesso in oro zecchino) potrebbero rovinarsi.


E la plastica? Occhio ai simboli

Prima di metterli nell’elettrodomestico controlla che i contenitori in plastica riportino il simbolino della lavastoviglie. In quel caso, mettili nel cestello superiore. Altrimenti meglio non fidarsi: le alte temperature potrebbero deformare le plastiche e far rilasciare sostanze chimiche nocive. Anche thermos e tazze termiche temono le alte temperature, meglio quindi lavarli a mano.


Vetro sì, moka no

Vuoi riciclare i barattoli di vetro? Prima togli l’etichetta: in lavastoviglie potrebbe staccarsi e intasare i filtri. Alla larga invece grattugia, che non viene pulita, e moka: se vuoi continuare a gustare un buon caffè non deve venire a contatto con saponi e detersivi. Per lavarla basta acqua tiepida.


Lavaggi non convenzionali

Forse non ci hai mai pensato, ma la lavastoviglie può igienizzare oggetti che di solito lavi a mano. Ad esempio? I filtri della cappa della cucina, unti e bisunti, vengono puliti e brillanti; cassetti e ripiani del frigo sono rifugi batterici ma basta un passaggio a 70° per pulirli alla perfezione, così come manopole dei fornelli e spugne: addio batteri! A proposito, i giocattoli in plastica dura dei piccoli sono ricettacoli di sporcizia che andrebbero igienizzati spesso; ma invece di perdere tempo a lavarli tu, mettili in lavastoviglie e leggiti un buon libro: il lavoro sporco lasciamolo alle macchine!

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