Come potare le ortensie

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L’ortensia è uno degli arbusti più amati e utilizzati nei nostri giardini, ma c’è solo un modo per potarla e avere tantissimi fiori colorati durante la bella stagione. Scopri con noi quale.



Alzi la mano chi non conosce l’ortensia. Coltivata nei giardini italiani da oltre due secoli, l’ortensia è una pianta generosa e dalla presenza scenica forte, con una fioritura importante che non delude e non stanca mai. Una volta messe a dimora in luogo fresco – meglio se a mezzombra o al massimo con sole diretto al mattino e ombra al pomeriggio – le ortensie si accontentano di acqua e un po’ di nutrimento per crescere rigogliose fino a 250 cm di altezza e rallegrare la vista con le loro grandi infiorescenze colorate.

Se al contrario la tua ortensia ultimamente fiorisce poco, o addirittura per nulla, la causa potrebbe essere una potatura errata. L’unica vera attenzione che bisogna prestare alle ortensie riguarda proprio la potatura dei rami, che dev’essere puntuale e deve rispondere a regole ben precise.

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Quando potare le ortensie

Le ortensie vanno potate a fine inverno, prima della ripresa vegetativa. In pratica dalla fine delle vacanze di Natale in poi ogni momento è buono fino a fine febbraio o inizio marzo.


Hydrangea macrophylla

In questa sede parliamo di potatura dell’ortensia comune, chiamata Hydrangea macrophylla, questo il nome botanico corretto. Una precisazione necessaria, perché altre specie meno diffuse di Hydrangeaarborescens e paniculata, ad esempio – si potano in modo totalmente differente. Per fortuna i fiori globosi e colorati della macrophylla sono inconfondibili: basta dare un rapido sguardo su internet per capire se è lei la pianta che stiamo coltivando.


Come potare le ortensie

Le ortensie fioriscono a giugno, quando portano a fiore i rami vecchi di almeno un anno; i rami nuovi al contrario non portano fiori, oppure li portano in misura minore e molto avanti nella stagione. Ne consegue che la potatura delle ortensie non dev’essere drastica, non si dovrebbero rimuovere tutti i rami adulti ma solo qualcuno tra i più legnosi e solo per svecchiare la pianta. L’arbusto in realtà reagisce bene alle forti potature, ma se esageri rischi di vederlo fiorire molto poco nel corso della stagione entrante. Meglio quindi tagliare poco, ripulendo e accorciando i rami di circa un terzo della loro lunghezza e in ogni caso lasciando sempre almeno due o tre gemme su ogni ramo.


Il consiglio in più

Durante la potatura scegli e conserva qualche stelo che abbia conservato per intero il fiore, ormai secco e disidratato: sono affascinanti nelle composizioni perché maturano un colore giallo paglierino e mantengono la struttura praticamente intatta. Viceversa in estate, quando la pianta è al massimo della fioritura, non aver paura di recidere una manciata di fiori freschi: avrai uno splendido centro tavola per molti giorni a venire.

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